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5.12.11

ELENA FERRANTE - La figlia oscura - IL MISTERO CONTINUA

Il giallo Elena Ferrante continua. Non tanto quello sulla sua celatissima identità (pseudonimo di un’ignota scrittrice? Eteronimo di Goffredo Fofi o Domenico Starnone? È un segreto che emana comunque un certo fascino, sia mediatico che squisitamente letterario) quanto il mistero che serpeggia in tutti i suoi libri (tre, più il saggio Frantumaglia) e che potremmo ridurre a una questione: la definizione, la configurazione di una donna. La donna madre-moglie-lavoratrice, la donna italiana a tu per tu coi modelli di sempre, forse la stessa donna Elena Ferrante, che nel suo essere incognita, sfuggente ed eterea, attira su di sé una ridda di domande senza risposta: chi é? Com’è?
E poi: è una donna?
L’amore molesto, I giorni dell’abbandono e ora La figlia oscura, di cui leggiamo il parere di Paola C.

LA FIGLIA OSCURA - Elena Ferrante - e/o 2006
Questo è un libro che si vuole finire al più presto... perchè è come rigirare il coltello nella piaga, nel ventre di noi donne, sia di quelle che hanno rinunciato al lavoro per occuparsi della famiglia, sia di quelle che, come la protagonista, cercano la propria realizzazione nella carrriera e arrivano addirittura a lasciare due figlie piccole per questo. Questa narrazione-confessione diviene la voce di tutte le donne, perchè ci sono anche due figlie in crescita e una madre/nonna che fa da specchio alla protagonista.
Libro della verità.
  
STILE  ****
STORIA  ***
COPERTINA **
(Fonti: RAI Libri e Paola C.)

9.11.11

A CACCIA DI NOVITA'... DALLA SPAGNA J. OVEJERO!

José Ovejero

Nato a Madrid nel 1958, è vissuto in Germania e poi a Bruxelles, dove risiede attualmente, conciliando per lungo tempo il lavoro di interprete con quello di scrittore. La sua produzione letteraria comprende vari generi: sia racconti, Cuentos para salvarnos todos (1996) e Come sono strani gli uomini (Voland 2003), che romanzi, fra cui Nostalgia dell'eroe (Voland 2005) e Huir de Palermo (1999). Vanno menzionati anche i libri di viaggio, Bruselas (1996) e Cina per ipocondriaci, quest'ultimo insignito del premio Grandes Viajeros nel 1998 (uscito in italiano per Feltrinelli). Con la raccolta di poesie Biografía del explorador ha vinto il premio Ciudad de Irún nel 1993. È stato anche insignito del prestigioso premio Primavera per il romanzo La vita degli altri (Voland 2008). I suoi libri sono tradotti in francese, tedesco, portoghese e olandese.
(Fonte: sito Voland)

BIBLIOGRAFIA
  • Un anno nero per Miki (in uscita a giorni)
  • Come sono strani gli uomini
  • Nostalgia dell'eroe
  • Donne che viaggiano da sole
  • La vita degli altri
  • Non succede mai niente
  • Prime notizie su Noela Duarte

31.10.11

NELLA FORESTA AMAZZONICA

Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
Luis Sepùlveda

Pagg. 132
€ 13.00

Collana: Narratori della Fenice
In libreria dal: 1 Gennaio 2004 



Il vecchio Antonio José Bolivar vive nella foresta amazzonica dove s'intrecciano le sue avventure di caccia a contatto con gli indios shuar, dai quali apprende i loro ritmi di vita, i segreti della natura.
Custodirà nel suo cuore gelosamente la loro sapienza (tema caro a Sepulveda),
in contrasto con quella dei gringos, altri abitanti della foresta che invece sono
solo capaci di sfruttare, distruggere.
Nei flash back della vita di Antonio Josè, del suo vagabondare, della sua vita matrimoniale,
della perdita della moglie, emerge la sua scoperta della lettura, dei romanzi d'amore in particolare,
la scoperta più importante della sua vita, l'antitodo contro il terribile veleno della vecchiaia.
"....Leggeva e rileggeva i suoi romanzi d'amore cento volte davanti alla finestra,
libri che lo aspettavano tentatori, distesi sul tavolo alto, estranei al suo passato disor-
dinato cui preferiva non pensare, lasciando aperti i pozzi della memoria per riempirli
con le gioie e i tormenti di amori più forti del tempo".
In questo romanzo la passione e i valori che hanno sempre ispirato Sepùlveda,
nehanno decretato il suo successo internazionale.

22.10.11

PICCOLI TESORI IN EDICOLA: J. C. OATES "Sophie"


Per saperne un po' di più...
Joyce Carol Oates è una scrittrice statunitense molto prolifica, classe 1938.
Al suo attivo ha oltre settanta (70!) libri; spazia dalla prosa moderna ai racconti brevi, dagli scritti per l'infanzia ai saggi sulla boxe. Ha scritto anche molti romanzi del mistero sotto gli pseudonimi di: Rosamond Smith e Lauren Kelly.
Questa donna incredibile attualmente insegna Scrittura creativa alla Princeton University.
Con Repubblica e l'Espresso è uscito di recente in edicola, per la collana "L'amore ai nostri tempi":
"Sophie", che la nostra Paola C ha recensito per tutti.
Gli autori italiani in questa collana pubblicano racconti inediti, gli stranieri invece escono con dei raccont mai tradotti in Italia.

(Pagg. 123 - € 6,90 - in edicola)


La vita di Sophie è cambiata drasticamente dopo la morte del marito, i ricordi sono carichi di affettività e rimpianto, perciò il presente diventa molto duro da affrontare e Sophie pare sprofondare nella rievocazione di quell'ultimo giorno con lui, prima che il destino li separasse.
Ma un giorno giunge una lettera dal passato, un compagno di università che era innamorato di lei la invita nella sua casa tra le montagne e Sophie decide di dare a se stessa una seconda chance.  l'incontro si rivelerà drammatico, una specie di incontro con l'orco delle favole, in un crescendo di tensione che ci tiene inchiodati alla pagina... come sempre con questa grande scrittrice. Ipnotico.

28.9.11

PELLICOLE E PAROLE, COPPIE E FIGLI SCOPPIATI

Sulla scia del nuovo film di Roman Polanski "CARNAGE", tratto pedissequamente dal romanzo Il dio del massacro di Yasmina Reza (piccola biblioteca Adelphi - €9,00 - II° ed. 2011), vi consigliamo alcune letture correlate, una delle quali è stata recensita da Paola C nel post che segue, ovvero: Un matrimonio da dilettanti, di Anne Tyler (Guanda).

Herman Koch (classe '53, olandese), in Italia pubblicato da Neri Pozza e oggi nelle librerie con il nuovo Villetta con piscina, ci ha regalato nel 2009 un romanzo spettacolare, dallo stile politicamente scorretto e incredibilmente attuale, un vero peccato non leggerlo

LA CENA
Quattro persone.
Una cena in un ristorante di lusso.
Nel tempo che va dall'aperitivo alla mancia, due coppie di genitori dovranno decidere il futuro dei proprio figli.
Perché i ragazzi hanno commesso qualcosa di imperdonabile.
Di cosa siamo capaci per proteggere i nostri cari?
Fin dove può spingersi l'amore e la protezione dei parenti quando un figlio ha fatto qualcosa che non può essere giustificato, in grado di rovinare la sua vita per sempre?
Questa è la storia di La cena, un best seller inaspettato, un romanzo europeo che è diventato un caso internazionale.

24.9.11

ANNE TYLER - Un matrimonio da dilettanti (Guanda)

Un matrimonio da dilettanti
Guanda - €15,00


IL COMMENTO DI PAOLA C

Un romanzo che si legge con grande scioltezza, come se fosse un racconto facile della storia d'amore di lui e lei, invece ci somministra uno spaccato veritiero della difficile vita di una coppia, che normalmente si sposa, normalmente fa figli, compra casa eccetera, finché una crepa terribile rompe l'equilibrio precario che sorregge il menage. E da lì le insofferenze accumulate sotto la patina di perbenismo vengono a galla, fino alla separazione e alla solitudine.
Anne Tyler ha il pregio di parlarci come farebbe una vecchia amica che ritroviamo dopo tanti anni, e noi ci sentiamo come lei, in un matrimonio da dilettanti, perché in fondo ogni matrimonio probabilmente lo è. 



IL ROMANZO
In un freddo pomeriggio di dicembre, una ragazza con un cappotto rosso entra per caso nel negozio di Michael Anton. È il 1941. L’America è sconvolta dalle notizie sull’attacco a Pearl Harbor. Le voci si rincorrono e giungono sino alla piccola comunità polacca di Baltimora, sino alla bottega degli Anton, dove è appena entrata Pauline: una faccia nuova, occhi come viole del pensiero. Passano pochi mesi e i due decidono di sposarsi. Sono giovani, belli e molto diversi: lui razionale, concreto, introverso; lei gaia, generosa, sognatrice. Non sembrano fatti per stare insieme. Ma gli anni corrono in fretta, e nella loro corsa impazzita lasciano poco spazio a simili riflessioni: bisogna vivere, bisogna crescere i figli, occuparsi dei genitori anziani, lasciarsi alle spalle liti e piccoli rancori. Poco importa la scarsa sintonia, se marito e moglie riescono a resistere all’usura del tempo, se trovano la forza per superare insieme persino la prova drammatica della sparizione di una figlia.
Eppure restano i dilettanti di sempre, un uomo e una donna carichi di umanità che si sono gettati avventatamente nel matrimonio. Finché una sera, nell’intimità della camera da letto, salutati figli e nipoti, affiorano quasi per caso i problemi irrisolti della loro lunga unione: come se un destino benevolo avesse concesso sino ad allora solo una dilazione...        

2.9.11

DAL PORTOGALLO - ANTONIO LOBO ANTUNES

IN CULO AL MONDO, Antonio Lobo Antunes
Feltrinelli
pagg 192 - €8,50
prima edito da Einaudi

In culo al mondo... cioè in Angola, durante la guerra di Salazar contro i movimenti di liberazione, negli anni 70. Lo scrittore, arruolato come medico psichiatra nelle fila dell'esercito, dà voce a un reduce che racconta le sue atroci esperienze a una donna in un bar. Con la scusa di corteggiarla si lascia andare a un monologo sui temi fondamentali della vita, della morte, della guerra, dei principi astratti come la patria e l'onore, lo squallore della vita militare, l'impossibilità di vivere un ritorno a casa come ritorno a un nido di affetti.
La peculiarità del racconto sta nel linguaggio densissimo di particolari, di dettagli espressi con  metafore folgoranti, usando vocaboli che spiazzano di continuo, rimandandoci costantemente immagini che risuonano dentro di noi, trasformati così in casse di risonanza della ricchezza letteraria dell'autore. Uno stato di grazia della lingua.
Non a caso Antunes viene indicato tra i candidati al Nobel.
Indicato perciò a chi cerca la qualità letteraria come qualità linguistica, a prescindere dallo sviluppo narrativo.
Paola C.

2.8.11

GIOIELLI LETTERARI

È stata creata una nuova collana.
L'editore in questione è E/O, quello che pubblica, tra i tanti, Massimo Carlotto.

La nuova collana si chiama SABOT/AGE ed è dedicata alla storie che il nostro Paese non ha più il coraggio di raccontare.
Dal noir al pulp, dall'horror alla commedia, generi diversi per rompere la crosta del non detto: sabotare il silenzio quotidiano su temi inquietanti eppure rigorosamente taciuti. (cit)

Questo neonato "gioiello letterario" si apre con "LA BALLATA DI MILA" di Matteo Strukul, padovano del '73, scoperto da M. Carlotto, è cofondatore di Sugarpulp, un movimento letterario dedicato al pulp-noir. In questo primo romanzo Strukul da vita ad un personaggio femminile davvero originale: Mila Zago, alias Red Dread.

Il secondo libro (o perla della collana) è "LUPI DI FRONTE AL MARE" di Carlo Mazza, nato a Bari nel '56. Questo è il suo primo romanzo ed è stato definito "il giorno della civetta degli anni Duemila".

Buona lettura ai coraggiosi nuovi adepti di SABOT/age, che non si fanno intimorire dalla nuda e cruda realtà dei fatti!

22.6.11

OGNI GIORNO, OGNI ORA - Natasa Dragnìc (Feltrinelli)

Presentazione originale e fuori dai canoni. Questa volta lo Spritz Letterario vi porta dal barbiere!
Ebbene sì, vi presentiamo questo romanzo d'amore, di fuga e di passione da JOY BARBER SHOP, in contrà Pedemuro San Biagio 33, a Vicenza.

MARTEDì 5 LUGLIO, ORE 19:00

Sarà presente l'autrice Natsa Dragnìc, accompagnata dal suo editor Feltrinelli: Ricciarda Barbieri.
La grandiosa speaker Franca Grimaldi ci sorprenderà con letture di alcuni brani e la super professionale Elisabetta Vidaich tradurrà dal croato in simultanea.
Coordina l'incontro Marianna Bonelli.


Primi anni sessanta a Makarska, piccola cittadina di mare in Croazia. Luka, cinque anni, vede arrivare la nuova compagna di scuola. I capelli neri, lunghi e ondulati. Una borsa a righe bianche e blu. Il sorriso aperto. Non riesce a staccarle gli occhi di dosso. Intanto Dora varca speranzosa la soglia della classe e si guarda attorno. Un bimbo grande la osserva: è il suo principe, ne è sicura. Da quel momento Dora e Luka diventano inseparabili. Non esistono altri bambini, amici, passatempi. Solo una distesa infinita di giorni trascorsi insieme sul loro scoglio a osservare le nuvole, a parlare e sognare. Finché, un settembre, la famiglia di Dora si trasferisce in Francia e l'idillio si spezza. Sedici anni dopo, il destino regala a Dora e Luka un'altra chance: inaspettatamente si incontrano a Parigi. Sono cresciuti, ma nulla è cambiato e il loro amore ora diventa adulto, carnale, assoluto. Eppure qualcosa spinge Luka a fuggire… Dalla Croazia alla Francia, dal porto di Makarska ai teatri di Parigi, con una scrittura ipnotica e potente Nataša Dragnic´ racconta la storia d'amore fuori dal tempo di due anime indissolubilmente legate. Una passione fatta di baci che sanno di acqua salata. Di respiri, luci, colori. Di addii e ricongiungimenti. Una storia unica eppure universale, semplice e travolgente come le parole con cui è narrata.

€ 15,00
Feltrinelli
Collana I Narratori
Data uscita 08/06/2011
Pagine 256, brossura
EAN 9788807018572

Perchè i libri vivono ovunque!

31.5.11

COLPISCIMI (Alet Edizioni- Collana Iconoclasti)


La vita colpisce: gli eventi accadono, al di là dei programmi, delle speranze, dei desideri, mentre corriamo forsennatamente da un punto all'altro, da un appuntamento all'altro. Così ci racconta Olivia Corio, trentenne esordiente, che ci inchioda alla sedia con una scrittura molto coinvolgente, rapidissima, ricca di metafore efficaci. C'è una ragazza travolta da un'auto mentre pedala. Una coppia che cerca affannosamente di avere un figlio. Un infermiere solitario. Un giovane che vive combattuto tra omo e eterosessualità. Un poliziotto che crede nel suo lavoro. Una coppia di sessantenni che deve affrontare il coma della figlia. Destini che si incrociano, inaspettatamente e tengono il lettore sospeso, tra una vicenda e l'altra.
Il racconto galoppa verso un finale che chiude il cerchio, come nei film migliori e ha le caratteristiche di un film riuscito: panoramiche sulle scene e zoomate sui dettagli; flash back ; cambio di situazione e ripresa degli eventi lasciati in sospeso; caratterizzazione colorita dei personaggi.
I capitoli sono brevi e concisi, si percepisce un grande lavoro di taglia e cuci, di ricerca di equilibrio all'interno del singolo capitolo e di un'economia sorvegliata nella struttura generale del romanzo.
E' un po' come leggere Amelie Nothomb.
Questo è il secondo volume della collana ICONOCLASTI, ideata e diretta da Giulia Belloni.

28.4.11

LO SPETTATORE VITRUVIANO, saggio sulla comunicazione

Ecco il nuovo libro del prof. della TV italiana: Michele Mirabella.
LINK AL LIBRO
Un uomo molto eclettico, altro che Elisir...
LINK ALLA BIOGRAFIA

Venerdì 29, alle ore 18:30, al Galla Caffè di Vicenza.

26.4.11

I VALDAGNESI LO SANNO?

La nostra valdagnese Paola C recensisce "Criminàl" di Carlo Piazzati:


Ermanno Calcagno: un padre che sfoga le proprie frustrazioni sui figli e la moglie, con violenze fisiche- botte, bastonate, torture- e psichiche. Un autentico fascista politico e umano, caratterizzato da un atteggiamento di disprezzo verso il mondo, verso le fragilità, specie quelle manifestate dai figli maschi, un classico marito picchiatore di cui si legge nelle cronache. Due figli che cercano di sopravvivere nell'ambiente terrificante della famiglia, anche se uno a soli 15 anni fuggirà per salvarsi e l'altro sarà la voce narrante della ricerca del fratello e delle origini storiche del paese in cui vivono, Valdagno, provincia di Vicenza, sede delle antiche industrie laniere Marzotto. In questo avvincente romanzo di Carlo Pizzati si intrecciano i piani narrativi che ruotano intorno al nucleo familiare, certamente autobiografico. La suspence di un giallo ci accompagna durante la ricerca storica: perchè nella cartografia antica il paese è segnato con questa denominazione Criminal? Chi sono questi criminali che lo abitano? Chi sono le anguane? E perché c'è sempre violenza nel sangue di questa gente?
Gli strumenti che usa Pizzati sono molti e sapienti: due piani narrativi, quello del racconto e quello dei pensieri dei protagonisti, scritti in corsivo. Intercalari dialettali di grande efficacia.  Capitoli brevi, molto sorvegliati, tra i quali quelli dedicati all'interno di famiglia con violenza fanno rabbrividire.
Un libro che resta dentro di noi.

14.4.11

FRANZ WERFEL, un consiglio di nicchia

Di seguito la recensione di Paola C sul libro del 1997 di Franz Werfel "Una scrittura femminile azzurro pallido" (Ed. Adelphi, €8,50) mandata in onda anche a Fahrenheit Radio 3.
Libro che è alla nona riedizione, val sapere il perchè!


E' interessante leggere tante proposte che quotidianamente troviamo in libreria. In qualche caso si trovano scrittori pregevoli, molte volte però ciò che si legge passa quasi senza lasciare traccia. Ogni tanto si sente perciò la necessità di tornare a immergersi nelle pagine di profondo spessore di uno scrittore che ha lasciato un segno indelebile nella storia della letteratura. Questo è il caso.

Siamo nella Vienna altoborghese del 1936. Nella vita regolata e formale di Leonida, un alto funzionario ministeriale, accade un piccolo evento, l'arrivo di una lettera dalla scrittura femminile azzurro pallido: un passato amore, nascosto per molti anni con cura, irrompe nella quotidianità del protagonista, che da quel momento ripercorre i ricordi delle passate emozioni, fino a rendersi conto di avere amato veramente soltanto quella ragazza, nella propria vita. Lui si è macchiato della colpa di averla illusa e poi lasciata senza una spiegazione, per costruirsi poi una vita di ricchezza e riscatto sociale accanto a una rampolla di alto rango che di lui si è invaghita e ha voluto sposarlo. La lettera contiene una richiesta di aiuto per un giovane diciottenne che potrebbe non essere sconosciuto per Leonida. Da questo momento il romanzo si costruisce sulla confessione del protagonista di fronte a un immaginario tribunale, sulla confessione della moglie che viene colta da una crisi di insicurezza per aver intuito che sta accadendo qualcosa di importante nel matrimonio, sull'incontro inaspettato con la donna primo amore. Ebrea, cancellata molti anni prima da lui, è nuovamente vittima della cancellazione sociale voluta dal nazismo. L'epilogo della vicenda spiazza il lettore.

Questa scrittura è alta letteratura, è sobria e visionaria, elegante e lirica, sembra il frutto di un grande lavoro di sottrazione, di semplificazione, che ce la rende così agevole nella lettura, senza mai scivolare nella banalità. E' la grande scrittura che trasforma le piccole cose in un prezioso gioiello.

Paola C.

13.4.11

QUANTOMAI ATTUALE

Di Walter Tevis, scritto nel 1963... quantomai attuale. Possibile?
Possibile! Fukushima vi dice niente?

Romanzo cult di fantascienza che, come il film Blade Runner, ha saputo anticipare di diversi anni l'evoluzione (involuzione n.d.r) del mondo. Peculiarità adattabile quasi esclusivamente alla fantascienza, basti pensare anche a 2001 Odissea nello spazio o ai romanzi di Philip K. Dick.

Perchè c'è David Bowie in copertina?
Chiedetelo all'editore Minimum Fax!
Così dimostrate di saper soddisfare la vostra curiosità.
Nella prossima puntata (forse) ve lo svelo.






Tratto dalla quarta di copertina:
Uno dei pochi romanzi di fantascienza che abbiano lasciato una traccia indelebile nella letteratura mondiale, L'uomo che cadde sulla Terra è scritto <> (Washington Post): un apologo amaro sul mondo di oggi e probabilmente di domani, sull'incomunicabilità che divide le solitudini, sul processo impercettibile che trasforma la speranza in disperazione.


WALETR TEVIS - 1928-1984

è autore di una raccolta di racconti e sei romanzi, alcuni dei quali sono diventati dei successi cinematografici. Nella collana minimum classics sono usciti anche La regina degli scacchi (2007), Lo spaccone (2008) e Il colore dei soldi (2010).


Tratto da WIKIPEDIA:

Nel 1963 è la volta di L'uomo che cadde sulla Terra (The Man Who Fell to Earth), che, pur senza essere subito un successo commerciale come il precedente, riesce a ottenere col passare del tempo una considerazione di rado concessa alle opere di fantascienza. Anche questo più tardi arriva nelle grandi sale nel 1976, grazie allo spirito visionario del regista Nicolas Roeg e al volto inquietante e malinconico di David Bowie nei panni dell’alieno. Durante la stesura del romanzo, Tevis diventò schiavo del bere come il suo personaggio, e lo rimarrà per diciassette anni. Di questa lunga battaglia con l’alcol sono rimaste tracce significative in tutti i suoi personaggi, sia con dirette allusioni al bere, come per l’alieno T.J.Newton, che per la dipendenza da tranquillanti di cui è schiava Beth Harmon, la protagonista adolescente di La Regina degli scacchi.

Dato che all’epoca aveva cominciato a insegnare a livello universitario come professore di Letteratura Inglese, prima nel Kentucky e poi nell’Ohio (ad Athens, dal 1965 al 1978 dove ricevette un M.F.A, Master of Fine Arts), interrompendo però la sua attività di scrittore. Walter Tevis ha motivato questa interruzione prolungata anche con l’incapacità di riuscire a scrivere e a insegnare nello stesso tempo; ma è anche vero che all’epoca le sue capacità letterarie gli sembravano inadeguate.

Un poeta americano Donald Justice, presente come oratore nelle riunioni di un seminario per scrittori, Iowa Writers' Conference, ricorda la propria sorpresa nel riconoscere Tevis a diversi degli incontri, non come insegnante ma come studente. All’epoca Walter aveva già pubblicato due bestseller, uno dei quali aveva raggiunto Hollywood eppure non si considerava ancora un autore serio, si definiva «un bravo scrittore americano di secondo livello» e sedeva umilmente in mezzo a giovani aspiranti, probabilmente molto più orgogliosi delle proprie capacità letterarie di quanto non lo fosse lo stesso Tevis.


6.4.11

Saviano, "10 motivi per cui vale la pena vivere" , raccolta su Repubblica.

VIENI VIA CON ME... a Vicenza

GIOVEDì 7 APRILE, ORE 21:00
LIBRERIA GALLA, c.so Palladio 11, Vicenza

ROBERTO SAVIANO INCONTRA I SUOI LETTORI


"Sono molto contento che le storie di Vieni via con me stiano diventando libro, perchè non è stato facile farle arrivare al grande pubblico. Hanno cercato prima di zittirle, minacciando di non mandarle in onda, poi di contrastarle e, infine, di farle dimenticare in fretta i più possibile. La volontà della Feltrinelli di raccoglierle in un libro significa volerle difendere e allo stesso tempo renderle accessibili a chiunque vorrà. Significa farle diventare, di nuovo, storie di tutti."
Roberto Saviano


"Raccontare come stanno le cose
vuol dire non subirle."



Vieni via con me. Otto capitoli, otto storie, un libro, un ritratto unico dell'Italia di oggi firmato da Roberto Saviano, l'autore del best-seller internazionale Gomorra


DISPONIBILE EBOOK .PUB E .PDF

25.3.11

LETTORI CONSAPEVOLI

Sarà anche vero che siamo bombardati dalle immagini, dai telefonini, video, computer, ipad e altre diavolerie digitali, ma è anche vero che sempre più spesso sentiamo la necessità di riappropriarci della nostra capacità di scegliere ed essere protagonisti. Così andiamo alle mostre, a teatro, al cinema e in libreria dove possiamo curiosare tra i libri esposti: tanti, troppi? Districarsi nella smisurata offerta è una bella impresa: compro una copia di quelle impilate vicino all'ingresso? l'ultimo dell'autore best seller? il solito noir? un libro grosso o sottile? di un autore mai sentito? un libro leggero o impegnativo? Scegliere insomma non è facile specialmente se si vuole leggere in modo critico e consapevole.

È per questo motivo che noi, in collaborazione con la Libreria Galla, abbiamo deciso di promuovere un corso di “lettura critica” che aiuti a diventare lettori consapevoli. Inizia la serie martedì 5 aprile il critico letterario Marco Cavalli con la conversazione: perché leggere i classici, analisi e confronto con la narrativa moderna. La settimana successiva il tema della lezione, tenuta dal sociologo Massimiano Bucchi, sarà l’utilità della lettura nel mondo d’oggi. Martedì 19 la scrittrice Laura Liberale parlerà di narrativa contemporanea e di generi letterari. Chiude il corso martedì 26 il filosofo Vittorio Pontello con una lezione dal titolo quanto mai suggestivo: un libro può cambiare la vita? Riconoscersi lettore.

Vanno di moda i personal trainer e i personal shopper, dunque perché non offrire il book-trainer? Le scuole di scrittura creativa si sono diffuse nelle nostre città, eppure molti aspiranti scrittori hanno difficoltà a orientarsi in libreria, non sanno cioè “leggere”. Perché leggere non significa soltanto seguire la trama, ma sentire il ritmo e gustare lo stile della scrittura, accorgersi degli aspetti originali e individuare le cose scontate. In una parola essere critici, perché nel momento in cui mi faccio delle domande sul testo, sulla sua costruzione, sulle parole che leggo, la loro musica, divento consapevole di quanto la lettura risuona dentro, di quanto mi sta dando.

Certamente chi si cimenta con la scrittura creativa è portato a riflettere sulle varie componenti che rendono bello un testo, trama, personaggi, dialoghi, descrizioni. Probabilmente il lettore fruitore non ci fa nemmeno caso alle motivazioni che gli rendono appetibile un libro. Il lettore saltuario ancor più si sente disorientato nel grande mercato dell'editoria che gli si para davanti. Tanto più che oggi il percorso di un libro passa dai media, dai giornali, dalla televisione, tutti luoghi in cui si parla essenzialmente del contenuto, mai di come un libro è scritto. Abituarsi invece a discernere un buon incipit, a trovare la pagina memorabile, ad apprezzare lo spessore della scrittura, tutto ciò ci regala momenti di autentica felicità. Paragonando la maggior parte dei lettori al popolo della televisione. Saper scegliere è la prima forma di libertà.

I corsi si terranno tutti i martedì di aprile, dalle 18:30 alle 20:30 presso il Galla Caffè - Primo Piano (p.zza Castello 2/A, Vicenza).
-Costo: €20,00 a lezione singola o €70,00 per tutto il corso.

Per iscrizioni ed informazioni scrivere a:
spritzletterario@libero.it -OGGETTO: corso di lettura

15.3.11

SONDAGGI E "QUI LIBRI"


Girovagando nelle librerie mi sono imbattuta in una rivista letteraria (finalmente n.d.r.) costruttiva e interessante: Qui Libri, la rivista di chi legge. Bella scoperta, mi dirà chi la conosceva già, bè... meglio tardi che mai! È un bimestrale e costa €8,00; diretto da Paolo barbieri e Gerardo Mastrullo. Vi lascio il link se volete farvi un giro virtuale: www.qui-libri.it, sennò a Vicenza la trovate da Galla (imperat n.d.r.).

Nel numero 3 gennaio/febbraio 2011, a pag. 77 c'è un bell'articolo con sondaggio sui lettori in Italia, dal titolo: Piccoli editori protagonisti nel 2010.
Ci credereste? Nonostante la crisi in Italia l'anno scorso i lettori sono aumentati di 1 milione!
Ok, precisiamo: un milione in più di italiani si è avvicinato alla lettura, ciò significa almeno un libro all'anno. Questo, dicono nella rubrica "Il bibliomane", è il limite strutturale della crescita: nuovi lettori ma soprattutto deboli. A me piace pensarli "rafforzabili", se ben guidati nei primi passi, motivo in più per consigliare il corso che stiamo organizzando per aprile sulla LETTURA CRITICA, una vera e propria palestra automotivante per rafforzare i deboli lettori!
I dati del 2010 identificano il lettore (in genere) come: giovane e donna.
In oltre si legge che le piccole case editrici hanno aumentato le vendite on-line e in Italia sono triplicati i titoli disponibili di e-book.
Che sia puro amore per la tecnologia e non per la lettura?

M.

11.3.11

IL CORRETTORE: una proposta interessante

IL CORRETTORE
R. M. Salòmon
Ed. Marcos Y Marcos
pagg. 154 - €14,50
(2011)

La mattina dell'11 marzo 2004 Vladimir corregge le bozze dei Demoni di Dostoevskij sentendo il profumo del mare, quando l'orrore irrompe nella sua casa.
Il telefono gli porta la notizia della strage: un attentato ferroviario nella stazione di Atocha, centinaia di morti, migliaia di feriti.
Un errore gigantesco, a futura vergogna, che nessun correttore di bozze potrà mai correggere.
Vladimir e la moglie Zoe osservano lo spettacolo del male scorrere sullo schermo del televisore.
Le finzioni dei politici, le verità taciute, la nuova era della paura che dilaga.
Vladimir si aggrappa alla voce dei libri, così precisa e chiara per lui; Zoe alle tele dei maestri che pazientemente restaura, con dedizione.
Fortissimo è l'amore che li lega. Eppure c'è qualcosa che irreparabilmente li separa.
Vladimir coltiva un mistero, un nodo oscuro.
Un enorme segreto che si culla, che lo fa sentire più libero, che non confesserà mai.

(quarta di copertina)

27.2.11

LE RECENSIONI DI PAOLA C.


OGNI PROMESSA

Andrea Bajani

Ed. Einaudi-Supercoralli

€19,50




L’impressione fondamentale che si ha leggendo questo romanzo è che siamo di fronte a una scrittura di pregio, fatta di descrizioni curatissime nei particolari, in cui le parole hanno un connotato emotivo intrinseco, che tende a immergerci in un’atmosfera di poesia. E’ come se il narratore raccontasse una scenografia, le scene e le azioni si susseguono, costruendo la vicenda come una serie di inquadrature, prive di dialoghi. I personaggi parlano per interposta persona e Pietro, il protagonista, decifra i loro messaggi per noi: Sara, sua compagna rimasta incinta di un altro, gli parla attraverso la madre di lui. Mario, il nonno tornato dalla Russia demente e morto in manicomio proprio all’inizio della storia, parla attraverso Olmo, altrettanto reduce dalla neve. La madre di Pietro è il personaggio forte del libro, perché “è una sintesi indebolita di tutte le possibilità in cui poteva essere” , una figura molto veritiera e vicina a noi. Dopo un momento forte della narrazione, la scoperta di una foto agghiacciante del nonno Mario, il viaggio in Russia dovrebbe essere la risoluzione di tutte le nebbie psicologiche che abitano i personaggi, come se l’autore volesse ricondurre tutte le premesse/promesse a una spiegazione storico- morale. Invece, e qui sta il punto debole del libro, si resta inappagati, come se la squisita narrazione fosse un po’ fine a se stessa e non riuscisse a fare il salto di qualità della grande letteratura, regalandoci il senso ultimo della trama forata della memoria.


Paola C.

21.1.11

IMPARARE A LEGGERE


A - B - C - ...

No, non imparare a leggere come si faceva alle elementari, ma imparare a districarsi in un'offerta infinita e caotica di letture, tra nuovi titoli e clsassici di sempre, romanzi noiosi e racconti fulminanti. Entare in libreria e non sapere da dove cominciare, fidarsi del consiglio di chi, il più delle volte, non conosce i nostri gusti oppure osare e leggere un genere nuovo, abbandonando la certezza del finale scontato. Farci sorprendere da una copertina apparentemente insignificante o caderne vittima (sindrome della gazza ladra auspicata dai grandi editori).

Venerdì 7 gennaio usciva sul Corriere della Sera (a pag. 37) un articolo di Ida Bozzi sulle scuole di lettura creativa. Nuova moda? Partiamo dall'abuso del termine "creativo" (a tal proposito consiglio la lettura del saggio "L'elmo di Don Chisciotte" di S. Bartezzaghi), visto che a Milano e Roma i corsi saranno di lettura creativa... perchè non ci bastava la scrittura creativa? Come si fa a leggere in maniera creativa? Chi prendono in giro? Tra l'altro sono resi noti i prezzi: €500,00 per 4 lezioni... corro finchè li perdo, piuttosto! Termini come book trainer mi fanno pensare ai film di Nanni Moretti <>. Sai, io ho il mio personal book trainer, mi consiglia i libri da leggere, cioè, ecco... li sceglie per me e sono bellissimi, mi dice cosa e quando devo leggere.
No, grazie!
In Italia si legge poco, ma chi legge lo fa bene.
Su che base una lettura può essere definita di qualità?
Ecco, questo è il punto dal quale vorremmo iniziare un percorso di lettura CONSAPEVOLE, che si svolgerà in quattro incontri a marzo, con scrittori, critici, filosofi e sociologi (dettagli a breve-prezzo irrisorio). Saper scegliere, restando liberi di farlo, investire il poco tempo a disposizione in concetti, descrizioni e punti di vista nuovi, per poter crescere attraverso le parole di un libro. Perchè ci sono più modi e più livelli per leggere: passionale, che si ferma alla trama, e tecnico, cioè che vede tra le righe il metodo usato dallo scrittore. Avere gli strumenti per essere un lettore consapevole, che non si beve tutto ciò che luccica per dire agli amici: io leggo.