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31.12.12

MISERERE MEI, DEUS - BD EDIZIONI

MISERERE - Milano A.D. 1630: di peste e vendetta.
di Marina Marazza
BD Edizioni


STORIA

Nella Milano del ‘600 sbranata dalla peste si consuma la vendetta esemplare della fiera Alma, figlia della relazione proibita tra Virginia de Leyva, monaca di Monza, e Giovan Paolo Osio, signore di Usmate, massacrato come un cane nelle segrete di un traditore. Cercando la verità e costruendo il proprio destino tra torture e feste di morte, orge di violenza e roghi, Alma conoscerà e amerà un uomo tormentato e coraggioso che nasconde un terribile segreto.

Personaggi di fantasia e superbe figure storiche si alternano nella Milano descritta da Alessandro Manzoni, illuminata dalla luce sanguinaria di una scrittura violenta e cinematografica. Il risultato è un rovente ibrido tra crime e romanzo storico, un libro nuovo nel suo genere.




RECENSIONE

Questa la quarta di copertina:


Nella Milano del ‘600 sbranata dalla peste si consuma la vendetta esemplare della fiera Alma, figlia della relazione proibita tra Virginia de Leyva, monaca di Monza, e Giovan Paolo Osio, signore di Usmate, massacrato come un cane nelle segrete di un traditore. Cercando la verità e costruendo il proprio destino tra torture e feste di morte, orge di violenza e roghi, Alma conoscerà e amerà un uomo tormentato e coraggioso che nasconde un terribile segreto.”




Romanzo senz’altro avvincente e ben steso,  Miserere non è, tuttavia, privo di qualche piccolo punto debole.

La ricostruzione dell’atmosfera seicentesca è in qualche caso intaccata da scelte lessicali azzardate, troppo vicine alla parlata moderna ed a concezioni e situazioni a noi contemporanee. Questo inconveniente lascia, in alcuni passi, una fastidiosa sensazione di incoerenza tra la vicenda e la sua narrazione.

Il personaggio di Alma, la protagonista, è frutto per gran parte della fantasia dell’autrice – della figlia di Virginia de Leyva e di Paolo Osio si hanno ben poche notizie storiche certe – e questo lo rende di certo più intrigante, ma in alcuni frangenti anche più artificioso: Alma presenta un carattere talvolta fin troppo deciso che attrae e trattiene intorno a sé eventi e personalità in un modo un po’ eccessivo.

Questa tendenza è comunque controbilanciata dalla presenza di numerosi flash back, che portano l’attenzione di chi legge su un piano differente da quello della narrazione degli eventi principali e spesso si focalizzano su personaggi secondari, rendendo esauriente e completa anche la loro caratterizzazione.

Un indiscusso punto di forza del romanzo è costituito dall’ambientazione: le descrizioni – tanto dei luoghi quanto delle persone e delle situazioni – sono precise ed esaurienti nella loro crudezza, realistiche e puntuali, ed hanno il grande pregio di allontanare il lettore dall’idea di un tempo post medioevale un po’ confuso per calarlo direttamente nel 1630 con tutti i suoi avvenimenti, accuratamente rievocati.

Il mix tra narrazione romanzata e riferimenti storici rende la lettura interessante e scorrevole, offrendo spunti di approfondimento e riflessione.
Anna D.V.

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